Gabbani: il mio Amen ateo e coraggioso
Francesco Gabbani, vincitore tra i Giovani all’ultimo Festival di Sanremo, a 33 anni non è esattamente un principiante della musica.
Ma lui alle scalate faticose ci è abituato «Sono nato e vivo a Carrara, la città perfetta, con il mare della toscana ad un passo, e dietro l’angolo le Alpi Apuane dove scappo a fare trekking e arrampicate appena possibile».
Forse è per questo è riuscito ad arrampicarsi fino alla vittoria dopo che nel voto sulla sfida tra lei e Miele era risultato sconfitto ma solo per un intoppo tecnico.
«La mia scalata più faticosa, giuro. Dopo alla vittoria non ci pensavo più. Ma il mio obiettivo poter risalire sul palco, divertirmi, farmi i miei due balletti e godere questa opportunità».
Già i balletti, ormai un suo marchio di fabbrica, o un portafortuna?
«In realtà sono la persona meno scaramantica del mondo. L’unica cosa che sono costretto a a fare prima di una esibizione è qualche piegamento. Dopo che ci siamo inventati il balletto per il video di Amen, mi tocca portarmelo dietro ad ogni esibizione e tenermi caldo….».
il balletto di Amen al Teatro Ariston durante il Festival di Sanremo (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-574f9c62-5a02-4571-8e19-b1a84f461d32.html
Che tanto poi tutto passa in un… Amen, come lei canta, scanzonato.
«Che non è leggerezza, però. L’amen della mia canzone è abbastanza sarcastico. Dice che davanti ai problemi basta cambiare prospettiva per risolverli. Perché noi siamo artefici del nostro destino, sta a noi, quando le cose non vanno, cambiare atteggiamento».
In effetti sotto il ritmo da ballare ci sono frasi come “La folla in coda negli store degli inutilità… Cade il veto nessun dissenso, tutto tace….dimentichiamo tutto con un Amen!”. Splendida anche la versione acustica e tanti altri brani del suo disco Eternamente Ora, di cui mostriamo la copertina.
«Sotto la musica e la voglia di ballare ci sono parole importanti. Il giusto mix per Sanremo. Ma io faccio musica da sempre, ho dentro maestri come Battiato, per dire uno che con le parole non scherza mica. Il disco poi, è il primo in cui gioco anche un po’ con l’elettronica… Sì, avevo voglia di divertirmi proprio, stavolta».
Il testo si gode meglio nella versione acustica http://www.lastampa.it/2016/02/25/multimedia/spettacoli/amen-in-versione-voce-e-chitarra-gabbani-canta-il-successo-di-sanremo-WJGAPfRiB9aCm5TBT1TQfP/pagina.html
E Amen non ha nulla a che vedere con la religione?
«No, io per carattere non riesco a tollerare ciò che è dogmatico. Sono per la libertà e la responsabilità delle scelte. Ma ho rispetto per chi ha un senso religioso, inteso come dedizione totale verso qualcosa».
È al suo secondo disco, da solista dopo un inizio, a 18 anni , con una band. A 33 anni non è esattamente un debuttante.
«La musica è un’esigenza espressiva. Non smetterò mai. Se poi ci posso anche vivere sarà un grandissimo privilegio. Questa vittoria per me è la prova che non bisogna mollare mai di credere nelle proprie passioni».
Suona diversi strumenti, anche la batteria. Come ha iniziato?
«Che dovevo fare? Ci sono cresciuto in mezzo! Mio padre ha un negozio di strumenti musicali. A 4 anni suonavo la batteria, a 9 la chitarra. Lui è un musicista, ha suonato tanto in giro per il mondo prima di aprire il suo negozio, Mia madre invece è casalinga. Sono cresciuto tra questi due diversi opposti. Mio padre mi ha offerto la musica, non mi ha imposto nulla. Mia mamma mi ha tenuto con i piedi per terra, quasi quasi non voleva… »
Ha 33 anni, pronto anche ad avere una famiglia sua ?
Ma sì ho un bel mio equilibrio intimo e abitudini semplici. Mi piace molto contatto con la natura la mia abbronzatura è…da alpinismo. L’unico neo è che alla mia fidanzata la montagna non piace tanto e ci vado da solo. Appena arrivo a casa, scappo in vetta per una bella ascensione prima di partire con le presentazioni live del mio album Eternamente Ora E il sogno è uno chalet con vista sul Gruppo del Sella, nelle Dolomiti, dove scrivere la mia musica»
Intervista realizzata per il settimanale Diva e donna